Niente sfratto per gli inquilini morosi per ritardi nel versamento della cassa integrazione. Ė questa, in sintesi, la motivazione alla base di un’ordinanza di rigetto di richiesta di convalida di uno sfratto per morosità causata dal Covid – 19 emessa il 28 agosto scorso dal Tribunale di Roma. Nel caso affrontato dal giudice capitolino la “parte intimata non ha contestato la morosità, eccependo che, a causa della pandemia da Covid – 19, veniva messa in Cassa Integrazione senza percepire ancora alcunché; che, inoltre, non aveva potuto chiedere il contributo comunale al pagamento del canone di locazione, data la dichiarata natura transitoria del contratto de quo;  e che, in ogni caso, la conduttrice ha manifestato la volontà di adempiere all’obbligazione contrattuale versando somme in acconto (250 euro per il mese di aprile ed 200 euro dopo la notificazione dell’atto di intimazione) e che, dunque, il suo comportamento risulta incompatibile con la volontà di porre fine al contratto di locazione”.

In siffatto caso ben può essere fatta applicazione dell’articolo 91 del Decreto Cura Italia, che prevede l’esclusione delle responsabilità del debitore nel caso di omissioni o inadempienze se si provasse che la causa è stata dettata dell’emergenza sanitaria. Nel caso specifico l’inquilino non aveva percepito la cassa integrazione e tantomeno il contributo all’affitto.

Nell’ordinanza, il giudice scrive anche: “Il perdurare dell’emergenza richiede estrema prudenza nel valutare la richiesta concessione di ordinanza di rilascio; che, in definitiva, sussistono gravi ragioni per denegare il provvedimento di  rilascio”. La crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria non può essere addebitata ai soli cittadini, soprattutto coloro che stanno vivendo le maggiori difficoltà perdendo il lavoro e di fronte ad amministrazioni incapaci di elargire tempestivamente i contributi affitto sui quali il Governo per altro ha speso ben poco delle risorse in disponibilità.

Insomma i ritardi nello stanziamento degli ammortizzatori sociali non possono determinare la perdita della casa, per questo invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi al nostro studio legale per contrastare efficacemente le richieste di convalida di sfratto. 

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